mercoledì 2 novembre 2011

La crisi (ma di cosa?)

C'è la crisi.
C'è la crisi, lo sappiamo bene.
Ce lo dice la TV, i giornali, il fruttivendolo. Pure il mio panettiere pakistano. Per non parlare del mio consulente finanziario.
C'è la crisi, ormai è conclamato.
Non solo, il nostro Governo fa schifo anche a quello del Burkina Faso, non abbiamo una cippalippa di prospettiva e galleggiamo nell'immobilismo stagnante.
LO.
SAPPIAMO.
DI.
GIA'.
BASTA.
Quel che possiamo fare è tirare i remi in barca, cercare di ricordarci come facevano a campare i nostri nonni con una lira o poco più e aiutarci tra di noi.

Proprio in ragione di questi pochi ma saldi principi che albergano nel mio cervellino, forse troppo ingenuo, si è svolta questa conversazione con un amico d'infanzia. Anzi, non voglio esagerare, diciamo con un conoscente.
Ah, lavori all'Ufficio del Personale della XXXXX?
Eh, sì.
Eh, allora magari mi puoi aiutare, io sono in Cassa Integrazione da una vita! Da quando la XXXXX ha chiuso!
Mmm... tanto!!! E che cos'è che fai?
Per il momento seguo dei corsi della provincia. Per riqualificarmi, dicono loro. Almeno mi tengo occupato...
Ma sei iscritto al Centro per l'Impiego? Guarda che a Perugia sono in gamba.
No. Non ci credo.
?????
Ma tu non mi puoi far assumere?
Guarda, io conto come il due di picche e poi anche se fosse non posso proprio. Abbiamo le assunzioni bloccate.


Però, magari... se vuoi, ho un amico che magari cerca uno come te. Però sarebbe un lavoro di magazzino.
Che importa? Magari!!
Però coi turni.
Ah.
Magari a volte anche la notte...
Ecco.
...o la domenica. Magari anche i festivi. Ma tutto in regola!
Ah, ecco. Io... ehm... coff! Coff! Sai che c'è? Ti mando una mail, eh!
Mai più sentito.
Ci credete?
Mai più sentito.
Attendo commenti, perché io non so che altro dire, né pensare. Solo che a volte la gente mi delude. No, non a volte. Mi rendo conto di non aver offerto un posto da CEO, ma da facchino, ma la questione non cambia.

Mi aiutate a capire??

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