Scendo dalla macchina davanti al supermercato e l’occhio mi cade su un cellulare che giace abbandonato sull’asfalto del parcheggio. Lo raccolgo e vedo che, a parte piccole ammaccature, è funzionante.
Da buona cittadina (e soprattutto perché essendo distratta una cosa così mi può capitare sempre, anzi mi sa che mi è già capitata...) decido di fare una buona azione e chiamo quello che è indicato come “Casa”.
Niente.
Lascialo alla cassa del supermercato e basta, che ti importa?
Mi incalza l’Amoremio, sempre di fretta quando dobbiamo fare la spesa.
Ma il mio senso civico ha la meglio e chiamo l’ultimo numero tra le chiamate recenti.
Mi risponde un cortese vecchietto (dalla voce, eh, magari era giovane) che mi informa di essere lo zio della proprietaria, di cui inizia a raccontare vita, morte e miracoli senza che io possa interferire nella conversazione.
Studia architettura.
E’ tanto brava.
Ha ventidue anni(Beata lei!).
Vive qui ma è di Viareggio.
Ed è una ragazza tanto, ma tanto brava.
Non è fidanzata, e se io conoscessi qualcuno…
Riesco a forza ad interrompere il parente esasperante, informandolo che avrei lasciato il telefono alla cassa della Coop e saluti e baci.
Lo zio ringrazia e saluta.
Faccio per avvicinarmi alla cassa quando il cellulare suona.
Ma che fai, rispondi? Mi chiede l’Amoremio.
Magari è la proprietaria.
Ed infatti
Pronto?
E tu chi c***o sei?????
Come?
CHI C***O SEI, STRONZA???
Ma veramente… ho trovato questo telefono per terra al parcheggio della Coop e quindi…
STRONZA, E’ MIO!!!!!!
…ho chiamato l’ultimo numero e mi ha risposto tuo zio, a cui ho chiesto di informarti che lo lasciavo alle casse.
Silenzio.
Pronto?
Sì.
Tuo zio dice che non sei fidanzata.
E a te che c***o te ne frega?
No, volevo dirti che forse c’è un perché. Ah, un’altra cosa: si dice GRAZIE.
E ho messo giù.
E vaffanculo.
Ho lasciato il cellulare alla cassa con l’Amoremio che moriva dal ridere e io che blateravo contro il genere umano.
La prossima volta mi faccio gli affari miei, che paga sempre.
Alla faccia della brava ragazza…
Da buona cittadina (e soprattutto perché essendo distratta una cosa così mi può capitare sempre, anzi mi sa che mi è già capitata...) decido di fare una buona azione e chiamo quello che è indicato come “Casa”.
Niente.
Lascialo alla cassa del supermercato e basta, che ti importa?
Mi incalza l’Amoremio, sempre di fretta quando dobbiamo fare la spesa.
Ma il mio senso civico ha la meglio e chiamo l’ultimo numero tra le chiamate recenti.
Mi risponde un cortese vecchietto (dalla voce, eh, magari era giovane) che mi informa di essere lo zio della proprietaria, di cui inizia a raccontare vita, morte e miracoli senza che io possa interferire nella conversazione.
Studia architettura.
E’ tanto brava.
Ha ventidue anni(Beata lei!).
Vive qui ma è di Viareggio.
Ed è una ragazza tanto, ma tanto brava.
Non è fidanzata, e se io conoscessi qualcuno…
Riesco a forza ad interrompere il parente esasperante, informandolo che avrei lasciato il telefono alla cassa della Coop e saluti e baci.
Lo zio ringrazia e saluta.
Faccio per avvicinarmi alla cassa quando il cellulare suona.
Ma che fai, rispondi? Mi chiede l’Amoremio.
Magari è la proprietaria.
Ed infatti
Pronto?
E tu chi c***o sei?????
Come?
CHI C***O SEI, STRONZA???
Ma veramente… ho trovato questo telefono per terra al parcheggio della Coop e quindi…
STRONZA, E’ MIO!!!!!!
…ho chiamato l’ultimo numero e mi ha risposto tuo zio, a cui ho chiesto di informarti che lo lasciavo alle casse.
Silenzio.
Pronto?
Sì.
Tuo zio dice che non sei fidanzata.
E a te che c***o te ne frega?
No, volevo dirti che forse c’è un perché. Ah, un’altra cosa: si dice GRAZIE.
E ho messo giù.
E vaffanculo.
Ho lasciato il cellulare alla cassa con l’Amoremio che moriva dal ridere e io che blateravo contro il genere umano.
La prossima volta mi faccio gli affari miei, che paga sempre.
Alla faccia della brava ragazza…
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