martedì 1 novembre 2011

Bucolic vision

In questo ponte di Ognissanti, che assomiglia terribilmente ad uno dei ponti di primavera per il clima assolato, passeggiare e godersi i dintorni della mia casetta con la dovuta calma.
Ogni volta mi stupisco, sì.
Ogni giorno (o quasi) parto la mattina di corsa e torno la sera spesso col buio. E mi dimentico, sì. Mi dimentico di vivere in un posto così, un posto dove escono fiori selvatici più belli di quelli dei vivai. Un luogo fatto di colori, luoghi, meravigliosi scorci.
Il lago, le colline, le foglie gialle appiccicate sugli alberi.
Sì, è autunno.
Ma con questo sole caldo ce la godiamo lo stesso.
Nascono persino piccolissimi ciclamini da sotto le foglie accartocciate.

Passeggiando appena fuori dalle scarse abitazioni, arriviamo ad una strada sterrata che costeggia un uliveto abbandonato, e non posso far a meno di farlo notare all'Amoremio.
Guarda... è tutto abbandonato...
Eh, sì. Ma che peccato però...
Già. Sono di proprietari terrieri che hanno in pratica tutte le colline e nessuna voglia di gestirlo.
Continuiamo a camminare, di alberi abbandonati ce ne sono sempre di più.
Mi torna in mente la puntata di Presa Diretta sull'agricoltura e mi sale la bile in bocca.
Ma se il Comune li obbligasse a raccoglierle? Tipo, se non lo fate mando la gente io e me le prendo io queste olive?
Amoremio, io ti amo. Ma tutto ciò non è molto liberale.
Ma è giustizia sociale!!!!
Sono d'accordo, ma i possessori del terreno non sarebbero molto concordi con te. La terra è loro e possono farci quel che gli pare.
Ma c'è la crisi, la gente muore di fame. Magari per le mense il Comune paga 7 o 8 euro al chilo per l'olio. Basta, andrebbero obbligati!
Amore, da quando sei diventato più comunista di me?
La politica non c'entra nulla, è solo ingiustizia!
Ha ragione, e non riesco a ribattere.
Qui intorno a me sempre più campi smettono di essere coltivati, sempre più antichissimi uliveti vengono abbandonati.
Il nostro governo, il nostro caro premier, ma la classe dirigente italiana tutta non hanno una politica agricola, non son o interessati al territorio ed al suo sviluppo.
E tutto muore, viene lasciato ai cinghiali e ai cacciatori.
Ma non potrebbe essere diverso?
Non dovrebbero i nostri governanti ricordarsi da dove viene tutto ciò che si trovano nel piatto ogni giorno.

E' davvero una vergogna...

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